Un punto di incontro tra ingegneria e natura si può trovare in una delle applicazioni dell'ingegneria informatica, le intelligenze artificiali:'Nulla sembra più futuristico dell'intelligenza artificiale (AI). Le nostre previsioni sul futuro dell'IA sono in gran parte modellate dalla fantascienza. A qualsiasi conferenza, in un qualsiasi articolo WIRED, in una qualsiasi galleria di immagini stock che descrivono IA non si può fare a meno di immaginare le IA come una
cyberbabe (come in Spike Jonze's Her), un Uomo di latta (che voleva solo un cuore ), o, il mio preferito, un cervello-in-uno-spazio- non-adatto-ad-un-cervello-come-la-mano-di-un-robot-o-l-intestino-di-un-androide (come in Krang nelle Tartarughe Ninja). Ma la verità è che le IA hanno in realtà le sembianze di coplicate eqauzioni matematiche. '
(Tradotto da:
https://quamproxime.com/tag/philosophy/)
Tuttavia, per riuscire a replicare una vera e propria coscienza umana, prima
la si deve comprendere a fondo; per creare una macchina che agisca e pensi
umanamente oltre che razionalmente, e che per questo non riproduca anche gli errori dei suoi creatori, l’uomo deve prima conoscere profondamente se
stesso e la
natura, soggetti dei suoi studi.
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